Il bergamotto, il principe degli agrumi per ridurre colesterolo, trigliceridi e glicemia

Il bergamotto, il principe degli agrumi per ridurre colesterolo, trigliceridi e glicemia
La scena è delle migliori, basta chiudere gli occhi e lasciarsi andare all’immaginazione. In fondo non c’è profumo al mondo che non abbia la base di bergamotto. La nota floreale agrumata del bergamotto inonda ogni ambiente. Il profumo della stagione autunnale comincia con la loro raccolta. Sin da ottobre possiamo trovare i frutti precoci, poi da novembre, invece, nei banchi dei mercati e dei supermercati tra arance, mandarini. Il reparto è quello ma andrebbe esposto anche in profumeria e tra gli articoli nutraceutici.
La presenza del bergamotto dal vostro rivenditore fa da polo attrattivo e incuriosisce i clienti, che, ci teniamo a dirlo, dovrebbero accertarsi della provenienza dall’area jonica di Reggio Calabria, non basta la dicitura in etichetta “Calabria” o tantomeno Sicilia. La coltivazione e la maturazione del bergamotto è utile (alla salute) solo se dell’area menzionata. Nella jonica-reggina in Novembre comincia la raccolta del bergamotto, di solito si protrae fino a marzo, ma sono alcuni anni che per l’eccessiva richiesta già a metà febbraio sulle piante non c’è più nulla.

Sono oramai decenni che il frutto del bergamotto è richiestissimo, sicuramente per il gusto sono pochi che preferiscono quest’agrume ad arance e mandarini, ma di gusto simile al limone, viene scelto per aiutare a ridurre colesterolo e trigliceridi. Frutto amico del cuore e della salute cardiovascolare sono numerosi sono i testi scientifici che testimoniano le preziose qualità fitoterapiche del bergamotto. Queste peculiari proprietà si aggiungono all’alto contenuto di vitamine e antiossidanti, tipico di tutti gli agrumi. Insomma, i motivi per riscoprirlo sono diversi.

Il bergamotto, il principe degli agrumi per ridurre colesterolo, trigliceridi e glicemia.
Coltivato soprattutto in Calabria, nato nei pressi di Reggio Calabria ha come progenitore l’arancia amara. La provenienza e la famiglia delle rutacee (citrus bergamia risso), da oltre un secolo tiene ancora banco tra botanici e storici. La sua presenza nella Calabria jonica dal microclima unico al mondo e la componente ibrida, trasforma questo agrume in una superstar. Dove lo utilizzi primeggia. Un bergamotto di medie dimensioni, diciamo – Il castagnaro – ( poi c’è il femminello ed il fantastico, il più grande e scenografico) apporta intorno alle 40 calorie. Un solo frutto contiene vitamina A e il 40% del fabbisogno giornaliero di vitamina C.

Le prime ricerche mediche sul bergamotto

L’olio essenziale di bergamotto.
Le prime ricerche mediche sul bergamotto risalgono ai primissimi anni del ‘900 un medico reggino pubblica un volume con le risultanze antisettica ed antibatterica dell’olio essenziale di bergamotto, se ne consigli tutt’ora l’uso, oggi è meglio il distillato di olio essenziale di bergamotto. Il distillato di bergamotto mostra eccellente attività antibatterica sui batteri Gram-negativi, Escherichia coli, Pseudomonas putida, Salmonella enterica, sui batteri Gram-positivi Listeria innocua, Bacillus subtilis, Staphylococcus aureus, Lactococcus lactis ed anche sul lievito Saccharomyces cerevisiae. Eccellente contro Herpes e acne e punti neri.
Distillato di bergamotto ampiamente usato in cosmetica e aromaterapia.

Le ricerche mediche del succo di bergamotto

Il succo di bergamotto.
I nostri avi calabresi e l’uso che ne facevano hanno ispirato le ricerche mediche che hanno attestato la proprietà principale del frutto del bergamotto, ovvero, quella di essere un fedele alleato della salute del cuore.
Il succo del bergamotto ha la capacità di aiutare a ridurre il colesterolo LDL, detto colesterolo cattivo. La sua efficacia lo rende paragonabile alle statine, farmaci usati per la prevenzione cardiovascolare.
Proprio come le statine, il succo di bergamotto si rivela importante per inibire la sintesi del colesterolo.

La ricerca continua, le polveri da essiccazione del bergamotto

Col distillato di bergamotto agiamo per aromaterapia e antibatterico
Con il succo di bergamotto teniamo a bada i livelli colesterolo, trigliceridi e glicemia nel sangue.
Con le polveri di bergamotto essiccato…
Nel 2017, uno studio fortemente voluto dalla Associazione AICAL di Monasterace e dal suo Presidente Adriano Scrivo, si sono analizzate delle polveri realizzate con il “disciplinare AICAL, metodo AICAL”. L’accordo con Università Mediterranea di Reggio Calabria ha evidenziato le peculiarità del prodotto che3 si presta alla farmaceutica e nutraceutica con presenza dei flavonoidi unici del bergamotto.
Per il periodo che viviamo e la terribile incognita del coronavirus, le polveri di bergamotto con Metodo AICAL hanno una altissima concentrazione di Naringenina, indicata dall’Università La Sapienza di Roma come inibitore del Covid 19.

Le applicazioni del bergamotto.

Con la esposizione di questi argomenti sul bergamotto ed i suoi sottoprodotti, è chiaro che la sua costante assunzione non è sostitutiva di una vera e propria terapia medica, e prima di ogni applicazione è consigliato un consulto medico.
Inoltre, per estrema precisione, spesso tali qualità vengono attribuite non al consumo alimentare, bensì all’olio essenziale ricavato dalla buccia, usato in cosmetica e aromaterapia.

Approfondimento sul bergamotto

Insomma, i motivi per riscoprirlo sono diversi. Il bergamotto per abbattere il rischio di infarto e ictus potrebbero bastare 50 ml al giorno di succo di bergamotto.